Depuratori a osmosi inversa diretta: confronta fino a 5 preventivi!

depuratori a osmosi inversa diretta per casa possono essere considerati come gli esponenti più moderni della generazione più recente di depuratori.

Depuratore osmosi inversa direttaNel settore si è assistito, infatti, a un cambiamento piuttosto significativo: l’osmosi inversa fino a pochi anni fa era venduta con un serbatoio di accumulo che veniva utilizzato per raccogliere l’acqua che era stata osmotizzata, così che per l’erogazione dell’acqua stessa si dovesse aspettare poco tempo.

Il serbatoio di accumulo era affiancato da una lampada UV dall’azione battericida: il suo compito era quello di evitare che nell’acqua ferma in attesa di essere erogata iniziassero a proliferare i batteri (la proliferazione batterica era agevolata dall’assenza di cloro, che era stato eliminato nelle fasi di depurazione).

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La nuova tecnologia

Allo stato attuale, la conformazione dei depuratori a osmosi inversa è differente, in virtù di una tecnologia innovativa che offre l’opportunità di diminuire lo scarto di acqua che esce dalla membrana.

In precedenza per ogni litro di acqua che veniva prodotto dovevano essere scartati quattro litri, mentre ora il prodotto di scarto è di appena mezzo litro.

Un altro vantaggio significativo derivante dalla tecnologia odierna consiste nel risparmio di denaro di cui si può usufruire per la manutenzione della lampada: in passato era necessario provvedere alla sua sostituzione una volta all’anno, ma oggi non è più così.

In più, grazie ai depuratori più recenti sotto al lavello c’è molto più spazio, sia perché non c’è più la lampada, sia perché manca il serbatoio di stoccaggio, che presupponeva un ingombro di non poco conto.

Come funzionano i depuratori nuovi

I depuratori a osmosi inversa a produzione diretta che si possono trovare sul mercato oggi necessitano di una pompa booster tramite cui l’acqua possa essere spinta con forza nella membrana.

Il primo stadio di filtrazione è rappresentato dal filtro a sedimenti, attraverso il quale possono essere trattenuti i sedimenti di dimensioni più grossolane, ma anche la ruggine, la sabbia e le alghe: viene eliminato tutto ciò che si potrebbe staccare dalle tubazioni e rimanere nell’acqua che poi esce dal rubinetto.

Questi filtri hanno pori molto grandi (ovviamente in proporzione alla loro funzione), pari a 5 micron.

Il secondo stadio di filtrazione è quello del filtro a carboni attivi, con pori da 0.5 micron, il cui compito è soprattutto quello di trattenere il cloro e fare in modo che esso non finisca nella membrana, che potrebbe esserne rovinata.

La membrana osmotica e il post-filtro

Il terzo stadio di filtrazione dei depuratori a osmosi inversa a produzione diretta è costituito da una membrana osmotica (anche se nei modelli più tecnologici ce ne possono essere due o addirittura tre): essa filtra le particelle fino a 0.0001 micron, così che possano essere trattenuti i metalli pesanti come l’arsenico, ma anche l’amianto, i nitrati, i pesticidi e così via.

Il quarto e ultimo stadio, infine, è quello del post-filtro a carbone attivo, il cui compito è quello di affinare l’acqua che è stata sottoposta al trattamento in modo tale che il suo gusto risulti più gradevole.

Va detto, comunque, che non sempre gli stadi di filtrazione sono quattro: in alcuni dispositivi, infatti, i filtri a carboni attivi possono essere più di uno, oppure sono le membrane a raddoppiare, e di conseguenza si ha a che fare con cinque, sei o sette stadi.

In qualsiasi caso, dal rubinetto della cucina scenderà sempre acqua dissetante e, soprattutto, pura, esente da rischi di qualunque genere, piacevole al gusto e salutare, ma anche priva di cattivi odori e ben trasparente.

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