Come eliminare i batteri dall’acqua di rubinetto o di pozzo
L’eliminazione dei batteri nell’acqua di pozzo e in quella del rubinetto permette di scongiurare i rischi connessi alla loro esistenza: i coliformi totali sono i più diffusi, ma non si possono trascurare gli streptococchi fecali.
Appare evidente che, nel caso in cui tali batteri entrino nel nostro organismo venendo ingeriti con l’acqua, le conseguenze per la nostra salute possono essere piuttosto gravi.
Tra i coliformi fecali, si sente spesso parlare di Escherichia Coli, ma i pericoli possono provenire anche da Citrobacter, da Enterobacter o da Klebsiella.
I casi di contaminazione, purtroppo, sono diffusi in ogni angolo d’Italia, senza distinzioni tra Nord e Sud, da Varese ad Agrigento, Torino.
Molto nota, per esempio, è la legionella, da cui dipendono la malattia del legionario e la febbre di Pontiac: disturbi che possono provocare dolori intestinali, insufficienza renale, mal di testa, dolori muscolari, confusione mentale e, nei casi più gravi, perfino la morte.
Che cosa si può fare, dunque, per dire addio ai batteri presenti nell’acqua che esce dai rubinetti di casa nostra? Una prima soluzione potrebbe essere quella di far bollire l’acqua: in questo modo i batteri vengono uccisi, visto che essi sono in grado di sopravvivere solo fino a 80 gradi, mentre l’acqua bolle a 100 gradi sul livello del mare o comunque a non meno di 85 gradi in montagna.
Chiaramente, però, non si può pensare di bollire tutta l’acqua che dobbiamo usare: la scomodità è evidente. Per di più, con questo sistema i batteri vengono uccisi, ma gli eventuali metalli pesanti e tutti gli altri agenti inquinanti presenti nell’acqua rimangono intatti.
Abbandonata l’idea di mettere sempre a bollire l’acqua, anche per i costi non indifferenti che una soluzione del genere comporterebbe, resta da trovare un metodo alternativo.
Il Depuratore d’acqua
La risposta deve essere individuata in un depuratore di acqua domestico, vale a dire un apparecchio di piccole dimensioni che viene installato in cucina, sopra o sotto al lavello a seconda dei modelli, grazie a cui l’acqua che fuoriesce dal rubinetto è sicuramente pura, pulita e sicura.
Per altro, se opportunamente attrezzato un depuratore di questo tipo permette anche di refrigerare l’acqua o di renderla frizzante, con l’aggiunta di anidride carbonica per uso alimentare.
I Modelli
Sul mercato si possono trovare tipologie differenti di depuratori per l’acqua di casa: quelli a osmosi inversa, quelli a ultrafiltrazione e quelli a microfiltrazione.
In tutti e tre i casi si ha la certezza di eliminare i batteri dall’acqua, ma è comunque utile conoscere le caratteristiche e le differenze tra le varie proposte.
Il discrimine principale è rappresentato dai filtri, e in particolare dal diametro dei loro pori: esso incide sul livello di purezza dell’acqua. Con la microfiltrazione, per esempio, non solo vengono uccisi i batteri, ma si può rimuovere anche il cloro, mentre i valori dei sali minerali non cambiano: ciò vuol dire che si può bere un’acqua che contiene calcio, magnesio e tutti gli altri minerali di cui il nostro organismo ha bisogno.
Nel caso in cui si opti per un depuratore a osmosi inversa, invece, si può beneficiare di un livello di filtrazione molto alto, grazie a cui vengono rimossi dall’acqua anche i metalli pesanti – dal cadmio al mercurio, dal piombo al cromo, e così via – così come tutte le particelle di piccole dimensioni.
Il metodo dell’ultrafiltrazione, a sua volta, può essere considerato a metà strada tra l’osmosi inversa e la microfiltrazione, ma anche in questa circostanza si può essere sicuri di non avere più a che fare con acqua contaminata dai batteri.
Il consiglio di un professionista del settore nella scelta del modello adatto alle proprie esigenze è fondamentale; compila il modulo sottostante e potrai ricevere sino a 5 offerte gratuite da installatori della tua zona, potrai valutarle con calma e senza impegno.
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