Il PH dell’acqua è un parametro fondamentale da valutare. Come lo misuriamo? E per correggerlo?
Una caratteristica che contraddistingue le varie acque è il suo PH, un valore numerico spesso oscuro e sottovalutato. Proviamo a fare chiarezza e a vedere come misurarlo.
La molecola della comune acqua del rubinetto è composta da due atomi di Idrogeno ed uno di Ossigeno, da questo legame deriva il nome comune H2O con cui è anche chiamata l’acqua.
Però gli atomi non restano sempre legati tra loro, con il variare delle condizioni in cui si trova l’acqua, al variare della temperatura, alcune molecole si dissociano creando due particelle cariche, una positivamente H+ ed una negativamente OH- (è lo stesso processo che avviene anche quando si parla di radicali liberi, ossia di atomi carichi elettricamente che possono reagire con altre particelle).
Le due particelle che si sono staccate ora saranno disciolte nell’acqua, e potranno andare a ricollegarsi ad altre particelle cariche oppure rimanere in soluzione. Fin quando il numero di particelle negative è uguale al numero di quelle positive si dice che l’acqua ha un PH=7, è cioè Neutra.
Se nell’acqua sono presenti altri sali in soluzione può accadere che alcune cariche vanno a legarsi con le altre particelle, modificando l’equilibrio, e potremo avere acqua con PH minore di 7 se vi sono eccesso di cariche positive H+ e l’acqua è detta acida, mentre se sciolte ci sono più ioni negativi OH- allora l’acqua assume un valore basico ossia PH maggiore di 7.
In definitiva il valore di PH ci dice quanto le cariche positive o negative prevalgono sulle altre.
Come si misura il PH
Per la sua misura si utilizzano degli strumenti appositi a pila detti appunto PHmetri (qui puoi vedere quanto costano) che forniscono direttamente su un display il valore del PH dell’acqua, e misurano allo stesso tempo anche altri valori come ad esempio la conducibilità elettrica.
Per l’acqua del rubinetto normalmente si può misurare un valore che può oscillare tra 6,5 e 8,5 ed è considerarlo un parametro importante per dire se un acqua è salubre per la salute umana oppure può essere nociva. Sicuramente un valore di PH troppo basso, ossia un acqua acida può risultare fastidiosa; hai presente quando assaggi una goccia di aceto? Quello è un liquido acido e ti sfido a non provare un senso di repulsione.
Normalmente l’acqua pura dovrebbe avere un ph neutro, ma l’acqua prima d’arrivare in casa nostra viene prelevata da delle sorgenti, passa attraverso rocce, sabbie e terreni che gli trasferiscono dei contenuti in sali minerali che modificano il suo contenuto di sostanze disciolte. Accade anche che la normale anidride carbonica presente nell’aria si discioglie in parte nell’acqua, donandogli quel caratteristico gusto frizzante acidulo.
Naturalmente per rendere l’acqua pura dal punto di vista dei batteri gli viene aggiunto del cloro, e questo contribuisce a modificare il suo PH.
Quindi in definitiva il valore dell’acqua che arriva nelle nostre case è influenzato da molte variabili ed il risultato è un acqua più o meno acida o basica, altrimenti detta alcalina.
Acqua acida e alcalina
Se abbiamo un acqua gasata a cui è stata aggiunta dell’anidride carbonica allora avremo un acqua a PH acido, inferiore al 7, nel caso di un acqua alcalina con PH sopra il 7, con un contenuto importante di bicarbonati allora si potrebbero ricevere dei benefici terapeutici in alcuni casi particolari di disfunzioni metaboliche che possono trarne beneficio, sempre sotto il consiglio di un medico.
Come correggerlo
In casa nostra possiamo controllare il valore del PH che beviamo utilizzando un depuratore domestico. Questo permette di scegliere il livello di depurazione dell’acqua che esce dal rubinetto e quindi correggere il sapore dell’acqua dalle eventuali impurezze presenti, ridurre la quantita di cloro aggiunto che dà quel caratteristico odore a volte fastidioso.
Con una microfiltrazione possiamo ottenere un acqua con un livello di PH molto vicino al 7, il valore dell’acqua neutra.
Ma possiamo anche decidere se avere direttamente dell’acqua frizzante aggiungendo dell’anidride carbonica alimentare che gli dà quel gradevole gusto frizzante.
Possiamo scegliere il tipo di acqua che soddisfa il nostro gusto e le nostre esigenze particolari.
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