Nell’acqua che esce dal rubinetto di casa sono spesso presenti metalli pesanti: la loro concentrazione, nell’acqua potabile, è ovviamente al di sotto dei valori limite previsti dalla legge.

I valori limite dei metalli pesanti

Il problema è che a volte i valori limite non sono rispettati: il nostro Paese è stato addirittura sanzionato a livello europeo perché nelle nostre acque sono stati riscontrati valori troppo elevati di metalli pesanti. Ma qual è il limite che deve essere rispettato?

Il mercurio

Per il mercurio – Gh – il valore limite è di 1 µg/L. Il mercurio è estremamente tossico, e la sua pericolosità è nota sin dai tempi degli antichi Romani: può causare disartria, parestesie, insonnia e scompensi metabolici.

Il cadmio

Per il cadmio – Cd – il valore limite è di 250 mg/L. I composti del cadmio sono tossici anche se in basse concentrazioni. Questa sostanza si accumula nei reni e nel fegato dopo essersi legata alle proteine plasmatiche e ai globuli rossi; dopo che si è depositata, può essere smaltita con molta difficoltà.

L’arsenico

Per l’arsenico – As – il valore limite è di 0.01 mg/L. L’arsenico è ritenuto un veleno estremamente potente, capace di danneggiare in modo molto grave il sistema nervoso e il sistema digestivo fino a portare alla morte per shock.

Tra l’altro, questo metallo pesante contribuisce ad abbassare le difese antiossidanti del corpo umano e causa stress ossidativo rendendo inattivi vari enzimi che prendono parte alle reazioni di ossidoriduzione.

Il cromo

Per il cromo – Cr – il calore limite è di 0.05 mg/L. Il cromo metallico non è pericoloso di per sé, ma sono ritenuti tossi i composti del cromo esavalente, sia nel caso in cui vengano inalati sia nel caso in cui vengano ingeriti.

Corrosivo per le mucose e per la pelle, esso è in grado di provocare infiammazioni, edemi polmonari e polmonite chimica.

Inoltre il cromo è cancerogeno per gli esseri umani e per la maggior parte degli altri organismi viventi.

Il tallio

Per il tallio – Tl – il valore limite è di 0.002 mg/L. Il tallio è estremamente tossico, così come i suoi composti: esso, infatti, è in grado di prendere il posto dei cationi dei metalli alcalini, e in particolare del potassio e del sodio, che sono presenti nel nostro organismo. Una situazione di questo tipo determina un’alterazione di numerosi processi cellulari.

In più il tallio è ritenuto un potenziale cancerogeno, ed è dannoso sia quando viene inalato che quando entra in contatto con la pelle.

Il piombo

Per il piombo – Pb – il valore limite è di 10 µg/L. I composti del piombo sono ritenuti tossici sia che vengano ingeriti sia che vengano inalati: esso, dunque, è un metallo velenoso a tutti gli effetti, capace di causare danni anche gravi al sistema nervoso, in modo particolare nei bambini, e di provocare patologie del sangue e del cervello.

Encefalopatie e nefropatie croniche sono due tra le malattie che possono essere innescate da un’intossicazione.

La soluzione: il depuratore a osmosi inversa

L’osmosi inversa è il procedimento attraverso il quale la concentrazione di tali metalli pesanti può essere ridotta a zero: essa è possibile in virtù di un depuratore ad hoc, che viene installato in corrispondenza del rubinetto della cucina e che fa sì che l’acqua che ne esce sia del tutto priva di mercurio, di cadmio, di arsenico, di cromo, di tallio e di piombo.

Insomma, con un apparecchio di questo genere si può essere certi di non introdurre nel proprio organismo sostanze potenzialmente dannose, anche se in piccole quantità.

 

Stai valutando l’acquisto di un depuratore d’acqua?

 

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