Durezza dell’acqua di casa: cos’è, come si misura e come abbassarne i valori

Quando si parla di durezza dell’acqua si fa riferimento al contenuto complessivo di sali di magnesio e di calcio che la caratterizza: si tratta di un criterio che è bene prendere in considerazione anche per prevenire e contrastare la possibile comparsa di incrostazioni che possono essere provocate dai depositi di carbonato di magnesio e di calcio, i quali sono poco solubili e rischiano di mettere a repentaglio la funzionalità dei circuiti dell’acqua calda.

Perché è importante la durezza dell’acqua di casa

Sapere se si ha a che fare con un’acqua più o meno dura è utile per il lavaggio delle superfici e degli indumenti: gli ioni magnesio e gli ioni calcio, infatti, riducono la solubilità dei tensioattivi che si trovano nei detersivi che usiamo tutti i giorni, e di conseguenza contribuiscono a ridurre la loro efficacia e l’utilità della loro azione detergente.

In altri termini, un’acqua molto dura non permette di ottenere risultati soddisfacenti nei lavaggi, di qualunque genere essi siano.

A volte i detersivi includono al proprio interno degli ingredienti ad hoc che contrastano l’azione dell’acqua dura, tra cui il carbonato di sodio o la zeolite: il problema è che non di rado questi stessi ingredienti sono inquinanti.

Come si misura la durezza dell’acqua

L’unità di misura che viene utilizzata per misurare il livello di durezza dell’acqua è rappresentata dai gradi francesi, indicati come °f: in pratica, ogni grado indica un contenuto di 10 milligrammi di carbonato di calcio in un litro di acqua.

ACQUA MEDIAMENTE DURA: è caratterizzata da un livello di durezza compreso tra 14 e 22 gradi francesi,

ACQUA DISCRETAMENTE DURA: livello di durezza compreso tra 22 e 32 gradi francesi;

ACQUA DURA: si passa a un’acqua dura quando mostra un valore tra i 32 e i 54 gradi francesi e a un’acqua molto dura quando si superano i 54 gradi francesi.

L’acqua è considerata DOLCE, invece, se il grado di durezza è compreso tra i 7 e i 14 gradi francesi, o addirittura molto dolce se si rimane al di sotto dei 7 gradi francesi.

L’acqua dura e gli effetti sugli elettrodomestici di casa

La durezza dell’acqua di casa non compromette la sua potabilità: chi beve acqua dura non corre rischi di alcun genere.

Attenzione, però, perché gli elettrodomestici che siamo abituati a utilizzare nel nostro appartamento possono risentire in negativo degli effetti dell’acqua dura: essa, infatti, contribuisce alla formazione del calcare, che – come noto – può compromettere il corretto funzionamento della lavastoviglie e della lavatrice.

Non solo: le incrostazioni si possono depositare anche nelle tubazioni e in ogni contesto in cui è previsto l’impiego di acqua, come il ferro da stiro.

Va detto, comunque, che non è previsto un limite – a livello normativo – per ciò che concerne la durezza dell’acqua.

Perché ricorrere a un depuratore di acqua domestico?

Chi ha a che fare con un’acqua di casa caratterizzata da un livello di durezza piuttosto elevato si sarà reso conto che il suo sapore non è dei migliori: insomma, non fa male, ma non è neppure piacevole al palato.

Per rimediare, è sufficiente fare affidamento su un depuratore d’acqua domestico che consenta di filtrarla e, in particolare, di privarla di tutti i minerali depositati in essa.

Un depuratore di questo tipo può essere installato sia sotto il lavello che sopra, a seconda dello spazio a disposizione e di come si è più comodi: si tratta di un apparecchio facile da gestire, che permette di ridurre la durezza dell’acqua senza fatica.

 

Stai valutando l’acquisto di un depuratore d’acqua?

 

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