Bombola co2 per depuratore e gasatore acqua

6 bombole ricaricabili co2 usa e getta
6 bombole ricaricabili co2 usa e getta

Per fare in modo che l’acqua che viene erogata da un depuratore possa essere gasata, è necessario ricorrere alle bombole di anidride carbonica alimentare, indicate anche con la sigla E290.

Esse devono essere realizzate – secondo quanto previsto dalla normativa europea – con materiali non pericolosi per la salute e che possano rimanere in contatto con gli alimenti.

Nel caso in cui si tratti di bombole usa e getta, esse devono essere sostituite nel momento in cui il manometro che segnala la pressione è sul valore zero; per le bombole ricaricabili, invece, è sufficiente provvedere alla loro ricarica, così che possano continuare a gasare l’acqua.

L’anidride carbonica viene usata, in questo caso, come additivo alimentare: nota anche con il nome di diossido di carbonio, permette di gasare l’acqua in modo totalmente sicuro.

Non sono stati riscontrati, infatti, effetti collaterali negativi di alcun genere connessi con l’assunzione di anidride carbonica in qualità di additivo.

Insomma, chiunque può bere acqua depurata e gasata senza preoccupazioni.

Le bombole usa e getta possono essere realizzate in diversi formati (da 500 gr, da 600 gr, e così via): per avere un’idea delle loro prestazioni, basti sapere che una bombola da 500 gr permette di gasare più o meno 100 litri di acqua.

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Queste bombole vanno tenute in posizione verticale nel momento in cui vengono usate: in caso contrario la CO2 liquida finisce per ostruire il riduttore di pressione.

Quando si esauriscono e devono essere smaltite, le bombole usa e getta non possono essere buttate nella spazzatura normale ma vanno riposte nei contenitori appositi.

Per quel che riguarda le bombole di CO2 ricaricabili, invece, la principale accortezza che deve essere rispettata riguarda il fatto che non possono essere lasciate nei pressi di fonti di calore e nemmeno a diretto contatto con la luce del sole.

Esse devono essere munite di una valvola residuale, il cui compito è quello di lasciare della pressione interna: essa fa in modo che non possa entrare acqua (se così accadesse si formerebbe la ruggine, che andrebbe ad alterare le caratteristiche chimiche dell’acqua e a compromettere il suo gusto.

bombola co2 alimentare acciaio ricaricabileRealizzate in alluminio o in acciaio, le bombole ricaricabili rappresentano – come si può intuire – una scelta ecologica, visto che quando finiscono non si buttano e, quindi, non vanno a incrementare la quantità di rifiuti prodotti.

Per quel che concerne le operazioni di ricarica, si può decidere se occuparsene in prima persona, intervenendo a mano, o se affidarsi a professionisti specializzati, rivolgendosi a una ditta di trattamento dell’acqua disponibile a intervenire a domicilio.

In questo caso le bombole vengono riempite seguendo le prescrizioni di legge e le direttive standard di certificazione HACCP: un sistema elettronico di pesatura integrato si occupa di monitorare e di controllare le varie fasi di riempimento, che avvengono a circuito chiuso; una volta che è stato raggiunto il peso voluto, e che l’anidride carbonica è stata completamente reintegrata, la bombola si stacca in automatico.

Ovviamente le ditte specializzate ricaricano unicamente le bombole che rispettano gli standard di legge, garantite e certificate.

L’anidride carbonica E290, che è quella destinata al consumo umano, è caratterizzata da un grado di purezza ben preciso e deve entrare in contatto, almeno nelle ultime fasi di lavorazione, solo con materiali che sono idonei al contatto con prodotti alimentari.

Ciascuna bombola deve riportare l’indicazione del lotto di produzione, in base a quanto previsto dalla normativa sulla tracciabilità; l’esposizione a fonti di calore non è pericolosa perchè correlata a possibili scoppi o esplosioni, ma semplicemente potrebbe aver l’effetto di far aumentare la pressione al di là del limite della valvola di sicurezza, che – di conseguenza – finirebbe per aprirsi e avrebbe bisogno di essere cambiata.

Le bombole di anidride carbonica per i depuratori di acqua devono essere sottoposte a revisione una volta ogni dieci anni presso centri di collaudo certificati.

Sempre a tutela e garanzia degli utenti, devono essere dotate di un cappellotto di protezione (noto anche come tulipano) e di una valvola omologata PED.

La valvola, come detto, deve essere residuale, così da evitare l’ingresso di sostanze estranee all’interno.

In una bombola in acciaio, per esempio, l’ingresso di acqua ne favorirebbe la corrosione, con la ruggine che finirebbe per bloccare la membrana del riduttore di pressione.

I costi delle bombole variano a seconda delle dimensioni e della portata, ma non sono inferiori ai 100 euro, almeno per quel che riguarda i modelli ricaricabili.

Più bassi sono, ovviamente, i prezzi delle bombole usa e getta, che di solito presentano un diametro di circa 8 centimetri per un’altezza di una trentina di centimetri.