Acqua oligominerale: a basso contenuto di sali minerali, favorisce lo smaltimento delle tossine.
Per poter essere definita oligominerale, l’acqua deve essere caratterizzata da un residuo fisso di meno di 500 milligrammi per litro.
Ciò vuol dire che essa presenta una quantità di sali minerali estremamente ridotta (infatti la parola “oligo”, che deriva dal greco, vuol dire “poco”).
Le caratteristiche dell’acqua oligominerale
L’acqua oligominerale è raccomandata a chi intende seguire diete finalizzate alla perdita di peso, dal momento che può essere assunta in grandi quantità senza che il suo consumo vada ad aumentare in modo pericoloso il livello di sali minerali che entrano nel corpo: è questo il motivo per il quale può essere fatta bere senza preoccupazioni anche ai neonati e ai bambini piccoli.
Il contenuto ridotto di sali minerali trova origine nel fatto che l’acqua oligominerale attraversa il sottosuolo in tempi relativamente veloci, tali per cui i sali stessi non hanno il tempo di sciogliersi.
In molti casi, poi, quest’acqua proviene da rocce e terreni che contengono sali che non sono in grado di sciogliersi nell’acqua, a maggior ragione se si tratta di falde particolarmente profonde.
Non bisogna preoccuparsi del contenuto di sodio che è presente nell’acqua oligominerale, a meno che non si soffra di condizioni patologiche specifiche come l’ipertensione arteriosa: ma anche in questo caso è bene sapere che la quantità di sodio che viene introdotta nel nostro organismo con l’acqua è solo una minima parte rispetto a quella che deriva da ciò che mangiamo.
I metodi di depurazione
I metodi di depurazione dell’acqua oligominerale sono molteplici. I più noti sono:
- la coagulazione
- l’uso dei filtri a carbone attivo
- la sedimentazione
- l’uso di addolcitori
- l’aerazione
- la filtrazione
- l’uso di purificatori a osmosi inversa
- il trattamento con i fanghi attivi
Per capire quale metodo di depurazione è necessario adottare, è indispensabile valutare l’impiego finale dell’acqua, ma anche le sue caratteristiche di partenza.
Attenzione, però, perché la depurazione non deve essere confusa con la potabilità: infatti, un’acqua che viene depurata, o comunque privata di specifiche sostanze indesiderate, non sempre è adeguata per il consumo umano.
Gli usi più comuni dell’acqua oligominerale
L’acqua oligominerale può essere usata per bere e per ogni altra applicazione che non richieda il ricorso ad acqua distillata.
Assumere ogni giorno questo tipo di acqua è fondamentale per permettere al nostro organismo di disporre dei sali minerali di cui ha bisogno e che il nostro corpo non produce.
Essi sono nutrienti inorganici che hanno funzioni regolatrici molto importanti: il calcio, per esempio, consolida l’attività dei muscoli e le ossa, mentre il magnesio interviene nel regolare le funzioni enzimatiche e quelle dell’intestino.
La conduzione degli impulsi muscolari e nervosi è regolata dal potassio; ancora, lo zolfo contribuisce al benessere dei capelli e delle unghie, lo zinco vanta effetti antiossidanti e anche il selenio e il manganese contrastano i radicali liberi.
Gli effetti sulla salute dell’acqua oligominerale
L’acqua oligominerale ha effetti positivi sulla nostra salute, e non a caso è quella che beviamo tutti i giorni: la maggior parte degli esperti suggerisce di consumarne circa due litri al giorno, anche se nella realtà dei fatti sono in pochi a rispettare tale prescrizione.
Ogni persona, poi, ha abitudini differenti: un sedentario può bere meno rispetto a uno sportivo. L’acqua oligominerale contribuisce a mantenere il metabolismo attivo e a favorire la diuresi.
Insomma, si tratta di un’acqua da tavola che, anche per il contenuto modesto di sodio, può essere bevuta tutti i giorni.
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